giovedì 21 agosto 2008

Un tifoso d'altri tempi

(il gusto retrò del bel calcio)

“Una volta il calcio aveva dalla sua personaggi che hanno fatto dell'etica un vero e proprio baluardo...penso ai vari Scirea, Facchetti...Uomini in campo e fuori...con doti umane oltre che tecniche. Scirea mai un'espulsione nella sua carriera. Pilastro nella Juve del Trap, è diventato l'icona del calcio anni 70...un calcio poetico, spensierato, un hobby, non una professione (ed infatti il calciatore era un secondo mestiere)...Facchetti, esordiente in serie A giovanissimo, che con l'Inter di Herrera vince tutto...in campo sempre gentile, educato pronto a dare la mano all'avversario...insomma personaggi diventati icone di un'epoca...perché avevano fatto un semplice ragionamento: “SPORT=ETICA , ETICA=RISPETTO DI ME STESSO E DEGLI ALTRI”. Queste sono le parole di Moris Sonzogni, tifoso ultra dell’Atalanta. Ultra, avete letto bene. Sfatiamo il mito dell’ultra bruto e ignorante e comprendiamo che, come sempre, non bisogna fare di ogni erba un fascio e che esistono tifosi intelligenti e con principi etici non solo consolidati ma di altri tempi, che vedono addirittura nel calcio la poesia. Cuore nobile, mi direte voi; eccezione, forse. Ma ciò dimostra che lo sport è bello se assume e mantiene i connotati etici per cui è nato: il gioco, il divertimento e il rispetto di sé e dell’altro. Temi che enuncio da sempre e ritrovo sempre più spesso. A ricordare che lo sport non è solo il mercato che spesso si vuol far vedere.